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FABI INTESA SANPAOLO, ora bisogna premiare i risultati
Il quadro sindacale Fabi di Intesa Sanpaolo si è riunito a Roma per il proprio congresso: un appuntamento importantissimo per i circa 400 sindacalisti a rappresentanza della più grande banca italiana con i suoi circa 70.000 dipendenti. Intervenuti il segretario generale della Fabi, Lando Maria Sileoni, il segretario generale aggiunto, Mattia Pari e i coordinatori di gruppo ISP di First, Fedele Trotta; di Fisac, Roberto Malano e di Unisin, Franco Morale; il coordinatore aggiunto di Uilca, Luca Lambrocco oltre a Patrizia Ordasso e Nicola Reda delle Relazioni Industriali di Intesa.
Introducendo i lavori il coordinatore uscente Fabi Intesa, Paolo Citterio ha ripercorso a nome della segreteria i principali temi caldi in azienda degli ultimi anni. Si è partiti dalla delicatissima incorporazione del gruppo UBI, avvenuta nel 2021, con i suoi 15.000 dipendenti integrati in Intesa Sanpaolo attraverso molteplici accordi sindacali riguardanti sia parti economiche che aspetti di welfare aziendale.
Quindi parola al segretario generale della Fabi che, ascoltato attentamente dalla sala piena, ha fatto un focus imprescindibile sul contratto nazionale appena sottoscritto. «Questo rinnovo – ha detto Sileoni – è un traguardo fondamentale per la categoria che è stata messa sotto duro attacco negli ultimi anni. Siamo riusciti a portare a casa un risultato d’eccezione non solo all’interno del settore, ma per l’intero mondo del lavoro. Deve essere chiaro a tutti che i sacrifici vanno riconosciuti e il buon lavoro va premiato. Nessuno deve dimenticare come siamo arrivati ad ottenere questo risultato perché in futuro sarà ancora necessario mettere in campo tutti gli strumenti che abbiamo a disposizione. Lungimiranza, caparbietà, formazione continua: sono gli ingredienti necessari e che fanno parte di questo coordinamento. La strada è giusta – ha concluso Sileoni – e bisogna perseguirla senza esitazioni».
Parole apprezzate da Citterio che ha fatto il punto della situazione su Intesa Sanpaolo: una banca che nel 2022 ha visto l’avvio di un nuovo modello di organizzazione del lavoro introdotto in azienda. «Dopo una tornata assembleare che ha coinvolto i colleghi di tutte le piazze d’Italia e grazie alla forte partecipazione riscontrata – ha detto Citterio – a maggio 2023 si è giunti a concludere la trattativa con un ottimo accordo sindacale che tutela i lavoratori e regolamenta lo smart working. È stata introdotta la settimana corta 4×9 e abbiamo ottenuto flessibilità nell’orario di lavoro. Inoltre dopo la firma del nuovo contratto e grazie al ruolo di Sileoni e delle prese di posizione del Ceo Messina fatte al congresso della Fabi, le trattative in Intesa hanno portato importanti risultati in tema di tutele per i circa 1.500 colleghi che hanno figli con disabilità e anche per i pensionati che avranno coperture assicurative specifiche. Ora – ha concluso Citterio – le trattative continuano a ritmo serrato partendo dai temi principali quali percorsi professionali, inquadramenti e premio aziendale su cui c’è molta attesa visto gli straordinari risultati che il gruppo Intesa Sanpaolo sta realizzando».